martedì 3 maggio 2011

L'importanza del contatto

 ATTRAVERSO LA PELLE SI IMPARA L'AMORE

Il contatto e la carezza sono bisogni primari dell’essere umano. «È attraverso la pelle» scrive Asley Montagu «che diventiamo esseri in grado di amare».
La prima esperienza di contatto è con la madre. I gesti affettivi che permettono al neonato di crescere sano e sicuro, amabile e forte sono i gesti più antichi dell’accudimento e del dare e ricevere affetto: cullare, abbracciare, accarezzare, baciare, stare vicini, guardarsi. La soddisfazione di questa esigenza è fondamentale per conquistare sicurezza e la convinzione di essere desiderati e stimati, condizione necessaria perché l’adulto sia poi in grado di sentirsi coinvolto e consolidato nella relazione con l’altro. È grazie al contatto con la madre che, normalmente, il bambino apprende nei primi giorni di vita che c’è sempre qualcuno disposto a prendersi cura di lui e a soddisfare i suoi bisogni. Il piacere del contatto corporeo gratifica e soddisfa sia il bimbo, sia la madre. Un buon contatto tra padre e figlio dona sicurezza e stabilità.

Quando il bambino non può sviluppare la «prevista» relazione personale con la madre si verificano in lui disturbi evolutivi che possono giungere sino alla sindrome d’abbandono. I bambini che hanno carenze di affetto materno, o da parte di chi si prende cura di loro, ritardano nella crescita e riportano danni irreversibili nell’aspetto motorio, affettivo, del linguaggio e dello sviluppo intellettuale.

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